David Bowie ha ispirato decine di biografie sul suo genio musicale, ma nessuna mai così ricca di particolari - e…
di foto inedite - come quella degli esordi dell’artista nella periferia londinese raccontanti dalla giornalista Mary Finnigan in Psychedelic Suburbia – David Bowie and The Beckenham Arts Lab, pubblicato da Jorvik Press . É la storia di un giovanissimo Bowie, ancora sconosciuto, in cerca di ingaggi per concerti nei club di Londra. Mary Finnigan racconta di averlo accolto nella sua casa nel quartiere londinese di Beckenham, sostenendolo economicamente e di esserne divenuta la sua amante. Insieme fondarono un folk club al pub Three Tuns di Beckenham, organizzando riunioni settimanali alle quali man mano partecipavano sempre più persone tra poeti, studenti di cinema e altri creativi. Il club divenne un vero e proprio laboratorio artistico, The Beckenham Arts Lab, tra arti visive, teatro, poesia e musica, una Factory proprio come quella che stava creando Andy Warhol a New York. Il tutto culminerà nel Free Festival del 1696, evento che Bowie canterà nella famosa canzone "Memory of a Free Festival". Traduzione a cura di Andrea Giampaoli
L'anno accademico doveva essere stato difficile perché Andrew Sykes, un insegnante di scuola media, con l'arrivo delle vacanze estive era…
felice di fare il meno possibile. Ma mentre era seduto sul divano di casa a guardare i ciclisti che percorrevano la Grande Muraglia cinese in occasione delle Olimpiadi di Pechino, si rese conto dell'errore che stava facendo e decise di rendere la sua vita un po' più avventurosa. Due anni più tardi, accompagnato dal suo fedele compagno Reggie (la sua bici) e con un piano rudimentale, Andrew partì per un'avventura ciclistica transcontinentale che lo avrebbe condotto lungo il percorso della Via Francigena e dell'Eurovelo 5, da casa sua nel sud dell'Inghilterra fino a Brindisi. Ci sono stati alti e bassi, pioggia e sole, gioia e disperazione, e ci racconta tutto in questo diario di viaggio narrato con uno stile scherzoso e vivace.